Il nostro simbolo della primavera
e dell’ostinazione
Chi arriva all’Oliveto a Mare non può non notare il grande albero fucsia attorno al quale si articola il portico.
Oggi è un’attrazione di Viale del Sole dove non soltanto gli Ospiti, ma anche i passanti si fermano per una foto ricordo.
Per noi è molto di più.
Lì c’era un albero di ulivo secolare, che è andato spegnendosi anno dopo anno, fino a diventare un vecchio tronco senza vita.
Senza linfa. Spoglio, ma ricco di storia.
E così, in una mattina di maggio, tra scartoffie in ufficio ed una tazza di caffè, decidemmo che gli avremmo dato una nuova chioma.
Potammo gli ultimi rami secchi e affiancammo tre piantine di bouganville, una per lato.
Neanche noi credevamo che avremmo vinto quella scommessa, mentre coprivamo di terra quelle piccole e superficiali radici.
Non potevamo immaginare che quell’esperimento, improvvisato e quasi goliardico, sarebbe diventato il simbolo dell’ostinazione.
Oggi, la sua chioma grande, brillante e piena di vita ci ricorda che tentare è sempre un nostro dovere, che credere fino in fondo può essere davvero una fonte di energia positiva.
E che molto spesso la fine non è che un nuovo inizio.