Riflessioni di autunno
La raccolta delle olive, secondo noi.
L'autunno è iniziato, l'aria non è più cosi calda e le giornate si accorciano di giorno in giorno.
Eppure, per noi il tempo si dilata.
Quasi all’improvviso, dopo la scalata di agosto, l'adrenalina lascia spazio a ritmi più lenti.
E noi ci ritroviamo a fare i conti con quello che è stato, che è passato veloce ... e che ci ha fatto crescere ancora un po’, quasi senza accorgercene.
La raccolta delle olive è quasi una metafora di vita: programmiamo, organizziamo, diamo il massimo, stendiamo le reti, sbagliamo, ricominciamo. A un certo punto, se ci siamo impegnati (e siamo stati pure un po’ fortunati), raccogliamo.
Insieme.
Voi, che siete stati con noi in questa seconda estate anomala, ci avete supportato dandoci il passo giusto, il mordente che serviva.
Insieme.
Voi, che siete stati con noi in questa seconda estate anomala, ci avete supportato dandoci il passo giusto, il mordente che serviva.
Osserviamo i colori cambiare, gli ulivi ormai nudi di frutti e la grande spiaggia vuota. In compagnia del silenzio, ci soffermiamo a guardare gli alberi che ondeggiano lenti e scorgiamo lo scintillio del mare attraverso le chiome ormai più leggere.
È quasi sera: anche i tramonti hanno sfumature diverse.
E mentre ci godiamo lo spettacolo di una Natura che vuol riposare, riordiniamo le reti e gli attrezzi e i ricordi.
È quasi sera: anche i tramonti hanno sfumature diverse.
E mentre ci godiamo lo spettacolo di una Natura che vuol riposare, riordiniamo le reti e gli attrezzi e i ricordi.